Il ragno e la mosca, Raffaele Marra (Edigrafema edizioni)

25.09.2020

Una frazione di campagna in un posto qualsiasi, sulla quale aleggiavano promesse di sviluppo solo millantato. 

"Un mostro" edilizio, uno dei tanti che si possono vedere nelle periferie delle nostre città, cattedrali nel deserto, ferro e pilastri di cemento bene in vista, abbandonati dall'incuria, dalla corruzione, da appalti truccati e poi dimenticati nelle migliaia di carte processuali dal destino già pre-scritto.  

Qui si trova la casa del piccolo Simone Malanima (OMEN NOMEN, verrebbe da dire!) . 

E qui Simone torna, oramai adulto, per assistere all'abbattimento della sua casa - la sua casa vecchia che puzzava di carbonella - sulle cui ceneri sorgerà un centro commerciale.

Tra ruspe, polvere, camion e operai comincia e finisce il racconto di Simone e del feroce trapasso dall'infanzia al mondo adulto, in una back- story lucida e analitica, il cui finale lascerà il protagonista spalle al muro. 

E' Il ragno e la mosca di Raffaele Marra per Edigrafema edizioni. 

Un libro schietto, senza fronzoli, nel quale il lettore viene spinto dall'autore sin dalle prime pagine a seguire la cupa vicenda di Simone e di suo padre, senza fiato, senza interruzioni fino alla fine.

Marra racconta l'esistenza di una famiglia interrotta e non fa sconti ad alcuno. 

Un precedente giudiziario a carico del padre come stimmate sanguinanti nella vita della madre e del figlio. 

La scomparsa misteriosa e proprio in quel cantiere della sorellina Alice e il misterioso rapporto di questa con il padre, l'orso tonto dei cartoni animati.      

Catalogare il lavoro di Marra risulta operazione complessa, abile lui a muoversi da un giallo appena abbozzato al romanzo di formazione per approdare a un vero e proprio thriller psicologico, come egli stesso ha voluto definirlo.

Simone chiede considerazione al padre assente. 

Il padre cerca la pace interiore. 

Il tormento, in modo diverso, li divora entrambi. 

Per questo è facile per il padre coinvolgere il figlio in una scellerata azione criminale - che nella storia assumerà un ruolo catartico - e per il figlio obbedirgli senza obiezione alcuna. 

Nella rimessa, dove il padre nasconderà il rapito, si celano i grandi segreti della famiglia Malanima, accessibile soltanto a Simone che ne conserva gelosamente le chiavi e che trova il coraggio di aprire quel piccolo scrigno dove erano stati riposti - per essere dimenticati per sempre - alcuni oggetti disvelatori.  

Conosceranno una verità atroce e infinitamente dolorosa con cui Simone dovrà fare i conti per sempre, che, dopo avere segnato a fuoco la sua infanzia, continuerà ad abitare ricordo indelebile il suo presente, che neppure quella nuvola di polvere dalle macerie che presto saranno portate via riuscirà mai a cancellare. 

E l'uomo va via, torna al suo presente portandosi dietro il suo passato. 

Maria Lovito

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