Il virus delle verità. Uno sguardo sulla pandemia di Antonio G. D'Errico (Santelli Editore)

20.05.2021

Antonio G. D'Errico, laurea in Biologia e una passione per il teatro e la poesia, raccoglie in questo prezioso volumetto Il virus delle verità. Uno sguardo sulla pandemia (Santelli Editore) una raccolta di interviste con il dichiarato scopo di tentare di fare chiarezza sull'enorme fenomeno che è stato, ed è tuttora, la pandemia da Covid 19.

Verità resta scritto con l'iniziale in minuscolo ed è una scelta non solo aderente ai dettami di grammatica e di sintassi ma politicamente corretta e trasparente.

Perché al di là di quanto plasticamente apparso e consumato sotto i nostri occhi nessuno può davvero spiegare cosa e perché sia successo, se non ricorrendo con fare consolatorio al caro motto vichiano dei corsi e ricorsi storici.

Una ridda di informazioni, di programmi televisivi, di produzioni giornalistiche e libri pubblicati in men che non si dica, facce fino al giorno prima assolutamente anonime di esperti virologi e non che, con un sorriso beffardo sul viso, quasi minacciavano la scomparsa di ogni specie dalla faccia della Terra se non fossimo rimasti chiusi in casa a tempo indeterminato.

Poche le certezze, poche le notizie serie a fronte di allarmi ingiustificati e panico generalizzato che hanno provocato divisioni, fratture, aggressività, con strascichi ed effetti difficili da valutare sul breve periodo.

" Ritengo che ci sia stata a un certo punto un' infodemia, in cui se non tutti, molti, da ogni parte, hanno voluto trattare i vari argomenti in maniera personalistica non sempre supportata da dati di fatto dimostrati. L' infodemia è parallela alla pandemia vera e propria, peculiare di quest'epoca, in cui ci sono i social, tante possibilità di comunicazione, elementi che non c'erano in passato, e nello stesso tempo una difficoltà di informazione da parte della scienza, che a volte viene convogliata verso la spettacolarizzazione che si fa sui mezzi di comunicazione su aspetti interessanti e nuovi, percepiti come tali. Durante l'emergenza, la richiesta di informazione televisiva è stata continua, quasi minuto per minuto, ma la scienza non procede in questo modo, perché va avanti per tentativi ed errori. L'informazione ha colto caratteristiche diverse, segmentandole, di opinioni diversificate, polarizzando spesso le posizioni; anche se, andando a vedere, una separazione netta non c'è e non ci può essere".(stralcio intervista al prof. Pregliasco).

Questo è il vero nucleo del libro.

Raccontare ciò che di fondato ci sia stato - e c'è - nello scoppio della pandemia, nella diffusione capillare e rapida del virus, nell'uso di protocolli medici e in certe scelte inadeguate di politica sanitaria e non solo.

D'Errico guarda e ascolta. E scrive restituendoci le posizioni - a parere di chi legge ricche di equilibrio e di bisogno di trasmettere una sana comunicazione - di importanti esponenti della sanità italiana su temi quali la terapia intensiva, le tecniche di aiuto e sostegno ai malati (pronazione), il ricorso a farmaci specifici, insieme a quelle di chi, invece, ha cercato di fare luce sulla mala gestio dei soldi pubblici spesi per costruire centri ospedalieri di eccellenza, poi abbandonati e mai utilizzati (Fiera di Milano, Fiera di Civitanova).

Un libro che apre la vista su aspetti inediti di una pandemia che ha richiesto un cambiamento consapevole dei comportamenti di massa in ambito di igiene e prevenzione sanitaria.

Un libro da leggere.

"Abbiamo commesso degli errori", hanno ripetuto in molti, "ma abbiamo dovuto lottare contro qualcosa che non conoscevamo".

È stata sicuramente una sciagura che ci ha trovato impreparati, sotto ogni punto di vista, da cui forse "abbiamo imparato per il futuro".

Maria Lovito

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