La famiglia X, Matteo Grimaldi, Camelozampa Editore

07.03.2021


La lettera X, comune dall'antichità sia al Latino che al Greco, indica ciò che è sconosciuto nel gergo parlato e scritto.

La Matematica usa lo stesso simbolo con riferimento alle equazioni a indicare un'incognita.

La soluzione dell'equazione, semplice o complessa che sia, dovrà dare il valore alla X, che, in taluni casi, tuttavia, potrebbe essere pari a 0, assumere valore negativo o non avere alcun valore (impossibile).

Alla X ricorre il piccolo Michael (si legge Micael), tredici anni e un esame di terza media sempre più carico di difficoltà, per descrivere la situazione che si ritrova a vivere dopo che i servizi sociali di Girone, il suo paese in riva al lago, lo allontanano dalla sua mamma e dal suo papà.

Il racconto apre e si snoda velocissimo sull'arresto dei suoi genitori e sul ragazzino subito affidato alle cure della signora Guerra da Franco e Clara, che appaiono rassicuranti ma anche molto, forse troppo, sbrigativi.

Pochi giorni e Michael si ritrova ospite di Enea e Davide nella loro casa bellissima, curata, un gioiello di design.

Nessuno gli spiega cosa sia successo davvero ai suoi genitori e soprattutto, nessuno gli dice quando potrà rivederli e tornare a casa con loro.

La sig.ra Guerra conserva gelosamente il suo segreto rovesciandogli addosso fiumi di parole spesso inascoltate.

Alcuni insegnanti sordi e insensibili pronti a farlo precipitare pur di non ammetterlo all'esame finale delle scuole medie.

E poi Zoe, la figlia del Sindaco di Girone, anche lei con i suoi fantasmi e un rifugio sulla riva del lago da proteggere da investimenti turistici devastanti. Zoe che occupa il cuore e la mente di Michael, pure lei alla ricerca dell'amore che le manca dei suoi genitori, il padre troppo ripiegato sulla sua funzione pubblica e la madre troppo ripiegata sul marito.

Parla di Famiglia e di rapporti genitori - figli Matteo Grimaldi nel suo libro per ragazzi La famiglia X edito da CameloZampa, produzione precipuamente nata per la divulgazione nelle scuole, ma che si rivela interessante anche per gli adulti, tutti.

Una scrittura delicatissima, seria e serena, che disvela di Matteo competenza e propensione illuminata all'insegnamento, perché i temi che si intrecciano intorno alla vicenda di Michael non sono facili da affrontare.

Enea e Davide sono una coppia omosessuale, hanno una relazione stabile e duratura, e si sono resi disponibili a sostenere i servizi sociali in casi di affido temporaneo di ragazzi e ragazze in situazioni di disagio.

Franco e Clara non hanno remore né problemi a "collocare" presso la loro casa Michael («Enea e Davide sono una coppia. Sono venuti un giorno da noi e ci hanno raccontato di quanto sarebbero felici di occuparsi di qualcuno che vive un periodo di difficoltà. Noi pensiamo che potresti trovarti molto bene con loro». « E cosa ve lo fa pensare? » « Perché li abbiamo conosciuti, Michael. E ti chiediamo di provarci anche tu» ).

E il ragazzo, certo frastornato dal rapido succedersi degli eventi, non ne appare scosso o spaventato. Si lascia accogliere e curiosa nella loro esistenza ordinata e regolare, molto diversa da quella di casa sua.

Una stanza curata, la cena sempre pronta, l'ascolto attento ai suoi numerosi problemi scolastici e la disponibilità a risolverli stimolandolo a cercare in sé la forza per raggiungere l'obiettivo: questo troverà Michael da Enea e Davide.

Loro malgrado diverranno una squadra e l'energia che sapranno sprigionare dalla loro relazione sarà di aiuto anche ad altri, a Zoe, alla signora Guerra, che, ognuna alla sua maniera, imparerà a fare pace con se stessa e con le sue paure.

Non c'è giudizio, non c'è schieramento, non ci sono prese di posizione!

Lo scrittore veste i panni del regista e riprende l'incalzare degli eventi attraverso il filtro della macchina da presa. Lascia che sia Michael a raccontare, a esaminare, a tentare di capire il significato delle parole che iniziano a ronzargli intorno, in un singolare battesimo delle emozioni.

(Penso a quante probabilità ci sono, ora che vivo con Enea e Davide, che da un giorno all'altro possa piacermi un maschio. La risposta è zero, l'insieme vuoto. Anzi, la risposta è Zoe Bruni).

E, come spesso accade, il ragazzo saprà offrire agli adulti la soluzione alle accese discussioni seguite al suo affido a Enea e Davide. La sua mente matematica, libera da condizionamenti, pratica e non ancora ispessita da rigidi preconcetti dimostrerà come, nel suo caso, la normalità sbandierata dai detrattori di paese non era quella di casa sua.

Nessuno dei personaggi riuscirà a risolvere l'equazione e a dare alla X un valore, ma intanto nascerà un'amicizia, si consoliderà un legame, si apriranno per tutti nuove possibilità e nuovi, inaspettati equilibri.

"La chiamerei la famiglia X, come l'incognita di un'equazione, che non sai quanto vale finché non la risolvi. E io quanto vale l'ho capito eccome: infinito all'infinitesima potenza".

Maria Lovito

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