La riscossa populista

03.06.2020

La riscossa populista di Emidio Novi


La sconfitta dei banchieri
La grande paura degli euroburocrati
Il risveglio identitario 

Ed. Controcorrente

La casa editrice Controcorrente, fondata a Napoli nel 1994 da Pietro Golia, pensiero politico autonomo e indipendente e leader della comunità politica e umana del suo tempo, ha all'attivo circa 500 titoli molti dei quali sulla Storia dell'Italia meridionale e numerosi saggi sulle Guerre Mondiali, l'Attualità Sociale, la Politica e l'Economia.

Controcorrente svolge la sua attività unitamente al Centro Studi Pietro Golia, nel cuore antico di Napoli, libri antichi e nuovi, la preziosa collezione del suo fondatore, un pianoforte, un gruppo di uomini e donne colti, appassionati, vivaci.

Tra questi il compianto Emidio Novi, di origini pugliesi, tragicamente scomparso nel 2018, giornalista, deputato, senatore, del quale Controcorrente ha pubblicato postumo La riscossa populista, un'analisi fredda, viscerale e ragionata della ri-nascita - e in alcuni paesi dell'affermazione - di movimenti nazionalisti e populisti.

"Centinaia di pagine piene di riflessioni interessanti" scrive il figlio di Novi, Vittorio Alfredo, nella postfazione al libro, che dona al lettore un ritratto umano del padre, capace con un giornale in mano e seduto a una sedia, di trasformare pranzi, feste o viaggi in "occasioni per denunciare le ingiustizie perpetrate dalla grande finanza, l'inadeguatezza di politici disonesti, il ruolo svolto da mezzi di comunicazione faziosi..."

L'analisi dell'autore prende le mosse dal plateale fallimento della Globalizzazione che, nel suo incedere turbinoso verso la destrutturazione della società, dell'economia e dell'ambiente, muta e si trasforma in Mondialismo, una forma di soft power, un potere sottile, convincente, inavvertito e seducente.

Un potere manipolatorio esercitato da un "NON LUOGO" sede della cosiddetta Turbofinanza, un'economia svincolata da etica, religione e politica, un Leviatano del nuovo millennio che domina nel mare smisurato dei prodotti finanziari tossici, sostituisce i soldi a tutti i valori, alle consuetudini, alla memoria dei popoli e trasforma gli uomini in merce al servizio dell'economia globalizzata.

Una devastazione umana, sociale ed economica che si affida alla velocità della rete impossibile da colpire, non identificabile come nel passato in una "Bastiglia da espugnare".

Scrive Novi "Google col suo sistema sorveglia miliardi di uomini. Raccoglie informazioni sulle persone, le immagazzina, le indicizza, le utilizza per creare modelli che prevedono i loro comportamenti per poi venderli, e non solo alle grandi agenzie di pubblicità".

Il 1984 è diventato realtà e la Digitalità costringe gli uomini a vivere in una perenne condizione onirica.

Ma in questo gioco telecomandato nel quale il sonno della ragione genera mostri e il male diventa banale, gli esclusi - gli uomini dimezzati - si autorganizzano e si riappropriano del legame comunitario, del senso dell'appartenenza identitaria e nazionale.

Un nuovo movimento "impetuoso e inarrestabile" sul quale l'autore ha scritto centinaia di pagine, molte ancora inedite, offrendo al lettore strumenti efficaci, di grande impatto culturale, per leggere la realtà politica con rinnovata acutezza anticipando, talvolta, il corso degli eventi.

Ricorda l'uomo e ne sintetizza il pensiero Mauro Finocchito, editore di Controcorrente.

Di globalizzazione e turbocapitalismo finanziario e corsaro, dei suoi effetti sul mondo moderno e sulle dinamiche politiche ed economiche Emidio Novi aveva parlato già nella sua prima pubblicazione, nata dopo la sua esperienza parlamentare e data alle stampe sempre da Controcorrente nel 2012: "La dittatura dei banchieri".

Questo testo è stato propedeutico a "La riscossa populista", ne ha spianato la strada. Qui Novi è partito dalla tesi secondo la quale il potere finanziario predatorio e omologante ha esercitato, e continua a farlo, un dominio irrazionale, illimitato, prevaricatore, costringendo tutti gli uomini ad essere uguali nella libertà, nella perdita della libertà e della loro identità e storia. Non a caso Novi ha parlato di eclissi della democrazia, di perdita della sovranità nazionale, monetaria e popolare.

Prefigurando già una via d'uscita con il populismo.

"E cosa resta - scriveva il giornalista e parlamentare napoletano - di veramente antagonista al mercato universale se non i popoli, la loro identità, la loro religione e le tradizioni e le comunità solidali?"... Giungendo quindi alla conclusione: "L'unica risposta antagonista alla dittatura dei banchieri è il populismo".

"La riscossa populista" ne è stata dunque la naturale conseguenza.

Nella parte finale del libro è stata aggiunta la raccolta cronologica dei post che aveva scritto sul suo profilo Facebook dal giorno delle elezioni politiche del marzo 2018 fino a due giorni prima che morisse, che rappresentano un vero e proprio diario politico e dove tutti possono apprezzare e verificare la lucidità e l'efficacia delle sue analisi. Oltre ad una sua peculiare caratteristica, che risulta poi evidente in tutto il testo e che lo ha sempre contraddistinto fin dai giorni in cui muoveva i primi passi nel mondo del giornalismo: quella di essere precursore dei tempi, un abile disegnatore di scenari futuribili.

                                                                                                                                           Maria Lovito

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