La teca dei segreti , Claudia Saba (Armando editore)

Quando da tempo ti occupi di contrasto alla violenza di genere, sia per ragioni personali che professionali, come accade a Claudia Saba, giornalista e scrittrice, è inevitabile che anche la prova prima in veste di giallista, peraltro ben riuscita, si vada a incentrare sulla figura di una donna, sulla sua storia orribilmente traumatica, sul suo vissuto irrisolto.

Un romanzo breve il suo, dal titolo emblematico, La teca dei segreti pubblicato con Armando Editore lo scorso anno, che si apre immediatamente e senza troppe ricercatezze narrative sul ritrovamento del corpo di un uomo in un parco a Milano.

La scrittrice, in circa 120 pagine ricche di ritmo e rapidità, descrive subito i personaggi sulla scena disseminando numerosi indizi ma lasciando al lettore di completarne il quadro psicologico.

Fabio e Rocco, amici e soci di una agenzia di investigazioni private; Lucio, il loro collaboratore; un avvocato; Anna, la compagna di Fabio; Gloria, un'amica di Victoria.

E quindi lei, Victoria, una bambina con "una madre anaffettiva e scostante", un padre padrone e violento", "due genitori assenti" e poi "droga, alcool, prostituzione".

Un abisso da cui cerca rifugio in un altro paese, circondandosi di gente diversa, dedicandosi a un lavoro sciatto e anonimo che possa aiutarla a diventare qualcun'altra o almeno a dimenticare il passato.

L'indagine privata di Rocco scorrerà velocissima. Non ci sono poliziotti o medici legali, ogni tanto si fa riferimento ad analisi di laboratorio e ad accertamenti irripetibili, ma sarà il bisogno di verità di Rocco a farla da padrone nel libro, insieme al desiderio di restituire giustizia al corpo martoriato e vilipeso del povero Fabio.

A una riflessione macabra e intensa la scrittrice affida la chiave di lettura di questo libro, misterioso come una teca gelosamente custodita: "Non puoi possedere un cuore e non utilizzarlo, non lo meriti, non ti appartiene"

Maria Lovito